Nivolumab di prima linea più Ipilimumab combinato con due cicli di chemioterapia nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule: studio CheckMate 9LA
Nivolumab ( Opdivo ) di prima linea più Ipilimumab ( Yervoy ) ha dimostrato una migliore sopravvivenza globale nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) avanzato.
Si è determinato se l'aggiunta di un periodo limitato ( 2 cicli ) di chemioterapia a questa combinazione aumenti ulteriormente il beneficio clinico.
Lo studio di fase 3 randomizzato, in aperto, CheckMate 9LA è stato condotto in 103 ospedali in 19 Paesi. I pazienti idonei erano di età pari o superiore a 18 anni con tumore NSCLC in stadio IV naive-al-trattamento, confermato istologicamente oppure recidivante, e un ECOG performance status di 0-1.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Nivolumab ( 360 mg per via endovenosa ogni 3 settimane ) più Ipilimumab ( 1 mg/kg per via endovenosa ogni 6 settimane ) combinato con chemioterapia con doppietto di Platino basata sull’istologia ( per via endovenosa ogni 3 settimane per 2 cicli; gruppo sperimentale ) o chemioterapia da sola ( ogni 3 settimane per 4 cicli; gruppo di controllo ).
La randomizzazione è stata stratificata in base all'istologia del tumore, al sesso e all'espressione di PD-L1.
L'endpoint primario era la sopravvivenza globale ( OS ) in tutti i pazienti assegnati in modo casuale. La sicurezza è stata analizzata in tutti i pazienti trattati.
I risultati riportati provengono da un'analisi ad interim pre-pianificata ( quando lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario ) e da un'analisi esplorativa di follow-up a lungo termine.
Tra il 2017 e il 2019 sono stati arruolati 1.150 pazienti e 719 ( 62.5% ) sono stati assegnati in modo casuale a Nivolumab più Ipilimumab con 2 cicli di chemioterapia ( n=361, 50% ) o 4 cicli di sola chemioterapia ( n=358, 50% ).
All'analisi ad interim pre-pianificata ( follow-up mediano 9.7 mesi ), la sopravvivenza globale in tutti i pazienti assegnati in modo casuale è risultata significativamente più lunga nel gruppo sperimentale rispetto al gruppo di controllo ( mediana 14.1 mesi vs 10.7 mesi; hazard ratio, HR=0.69; P=0.00065 ).
Con un follow-up mediano di 3.5 mesi più lungo ( mediana 13.2 mesi ), la sopravvivenza globale mediana è stata di 15.6 mesi nel gruppo sperimentale rispetto a 10.9 mesi nel gruppo di controllo ( HR=0.66 ).
Gli eventi avversi di grado 3-4 correlati al trattamento più comuni sono stati: neutropenia (
in 24 pazienti, 7%, nel gruppo sperimentale vs 32, 9%, nel gruppo di controllo ), anemia ( 21, 6%, vs 50, 14% ), diarrea ( 14, 4%, vs 2, 1% ), aumento della lipasi ( 22, 6%, vs 10, 3, 1% ) e neutropenia febbrile ( 14, 4%, vs 10, 3% ).
Eventi avversi gravi correlati al trattamento di qualsiasi grado si sono verificati in 106 pazienti ( 30% ) nel gruppo sperimentale e 62 ( 18% ) nel gruppo di controllo.
7 decessi ( 2% ) nel gruppo sperimentale ( insufficienza renale acuta, diarrea, epatotossicità, epatite, polmonite, sepsi con insufficienza renale acuta e trombocitopenia; un paziente ciascuno ) e 6 decessi ( 2% ) nel gruppo di controllo ( anemia, neutropenia febbrile, pancitopenia, sepsi polmonare, insufficienza respiratoria e sepsi; un paziente ciascuno ) sono stati correlati al trattamento.
Nivolumab più Ipilimumab con 2 cicli di chemioterapia ha fornito un miglioramento significativo della sopravvivenza globale rispetto alla sola chemioterapia e ha avuto un favorevole profilo rischio-beneficio.
Questi dati supportano questo regime come una nuova opzione di trattamento di prima linea per i pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule in fase avanzata. ( Xagena2021 )
Paz-Ares L et al, Lancet Oncology 2021; 22: 198-211
Pneumo2021 Onco2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule non-squamoso: studio di fase 3 randomizzato versus Docetaxel CA209057
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore al polmone non-a-piccole cellule...
Nivolumab nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule squamoso: studio randomizzato di fase 3 versus Docetaxel CA209017
La sicurezza e l'efficacia di Nivolumab ( Opdivo ) 3 mg/kg come agente singolo per il trattamento del tumore del...
ASCO24 - Il consolidamento con Durvalumab nel carcinoma polmonare a piccole cellule in stadio limitato ha migliorato la sopravvivenza globale e la sopravvivenza libera da progressione. Studio ADRIATIC
Lo studio ADRIATIC ha dimostrato che il trattamento di consolidamento con Durvalumab ( Imfinzi ) dopo chemioradioterapia concomitante ha migliorato...
Studio EVOKE-01: Sacituzumab govitecan versus Docetaxel nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule metastatico precedentemente trattato
Lo studio di fase III EVOKE-01 ha mostrato un miglioramento numerico ma non statisticamente significativo della sopravvivenza globale con Sacituzumab...
Tecentriq a base di Atezolizumab nel trattamento di: cancro uroteliale, cancro del polmone non-a-piccole cellule, cancro a piccole cellule polmonare, cancro mammario triplo negativo, carcinoma epatocellulare
Tecentriq è un medicinale che contiene il principio attivo Atezolizumab, ed è impiegato nel trattamento delle seguenti forme di cancro:...
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Studio NADIM II: trattamento neoadiuvante con Nivolumab più chemioterapia basata su Platino versus sola chemioterapia nel carcinoma polmonare non-a-piccole cellule operabile in stadio IIIA o IIIB
Il 20% circa dei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) riceve una diagnosi in stadio III. In...
Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia a base di Platino versus chemioterapia da sola nei pazienti cinesi con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule resecabile in stadio IIIA o IIIB: studio TD-FOREKNOW
Il beneficio di Camrelizumab neoadiuvante più chemioterapia per il tumore al polmone non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecabile in stadio...
Telisotuzumab vedotin in combinazione con Erlotinib nei pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule che esprime la proteina c-Met
La sovraespressione delle mutazioni della proteina c-Met e del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR ) può coesistere...